Province, per Verrocchio «tutelare i territori senza dividerli»

TERAMO – La riforma delle province è un progetto calato dall’alto che non prende ancora in considerazione le esigenze dei territori. Per questo motivo, secondo il segretarioi provinciale del Partito democratico, «non possiamo farci trovare impreparati». «Non si può pretendere certo di cancellare in venti giorni un’organizzazione territoriale che si è sedimentata nel corso di decenni. Una intelligente razionalizzazione della spesa pubblica è ciò di cui l’Italia ha bisogno per tornare a crescere. Quello che è necessario è capire come la profonda riorganizzazione degli enti prevista dal governo possa essere realizzata senza che vada a scapito dei servizi per i cittadini – aggiunge l’esponente politico di centrosinistra  -. Con la stessa precauzione eviterei di lanciare proposte di annessioni di pezzi importanti del nostro territorio provinciale, Vibrata o Cerrano che siano, ad altre province. Di fronte all’ipotesi  di accorpamento di Teramo ad altre province, voluto per razionalizzare i costi ma che rischia di finire per mutare e indebolire anche una identità economica e sociale, non è dividendo l’esistente che tuteliamo il territorio ma è unendo le responsabilità, le forze e gli intenti che facciamo fronte alla salvaguardia di una identità sociale ed economica di un territorio importante come il nostro». Il Pd provinciale sulla questione della spending review ha organizzato un incontro pubblico che si svolgerà sabato 21 luglio (ore 10), presso la sala convegni della sede di Sviluppo Italia a Mosciano, al quale sono stati invitati ad essere partecipare il senatore Giovanni Legnini, il deputato Tommaso Ginoble, i consiglieri regionali, i sindaci e gli amministratori dei territori e le organizzazioni. Tra i punti sul tavolo, appunto, la riorganizzazione degli enti e del personale statale, dei tribunali, della sanità territoriale, delle società pubbliche.